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domenica 10 gennaio 2021

Come funziona una cappa filtrante senza canna fumaria.

Come funziona una cappa filtrante senza canna fumaria.

Cappa ai carboni attivi ARTURO

Capita che alcuni edifici siano sprovvisti del condotto per la dispersione dei fumi della cucina, per mancanza di spazio o per delle particolarità legate alla morfologia dell’abitazione. In questo caso è impossibile installare sistemi di trattamento assoluti o cosiddetti “cappa senza canna fumaria, una cappa filtrante, o anche a cappa a ricircolo”.

Come suggerisce il suo nome, la cappa filtrante si limita a prelevare l’aria dell’ambiente e a filtrarla ma in maniera non molto efficace, mediante appositi filtri purificanti G1, G3, che la ripuliscono dalle particelle di sporco grossolane . La cappa a ricircolo, anziché convogliare l’aria verso l’esterno la restituisce all’ambiente dopo averla purificata, per fare questo deve declassificarla in EAH2, cioè deve filtrarlo dalle particelle pm/2,5 e pm1, e questo avviene solo tramite la cappa Arturo, che è ad oggi l'unico sistema di trattamento certificato e garantito.

Questo sistema che per comodità è stato chiamato CAPPA ARTURO e rispetta le normative in merito. La norma generale di riferimento per l'evacuazione dei vapori di cottura è la UNI7129 (parti 2 e 3) la quale, già dalla sua versione del 2008, fornisce le definizioni e i principi prescrittivi tutt’oggi in vigore. Con il termine "vapori di cottura" essa intende l’insieme dei prodotti della combustione e dei vapori/esalazioni risultanti dalla cottura dei cibi.   

Questa cappa in ambito non residenziale fa particolare attenzione, oltre al trattamento dei vapori, anche al trattamento degli odori emessi dai locali di cottura in base alla norma UNI 13779. Bisogna tenere conto che l’impianto della cucina deve rispettare le normative della salubrità dei locali secondo la norma unitamente alla UNI 15251.

Secondo la classificazione UNI 13779 delle emissioni in atmosfera tali sistemi si ritengono utilizzabili con scarico diretto a parete solo se l’emissione derivante dalla cottura risulta declassificata da EHA4 ad EHA2.


 

giovedì 13 febbraio 2014

Sistema di depurazione idociclonica ottenuta sfruttando un silo.

Il sistema prevede l’abbattimento delle particelle di sporco veicolate nell’aria mediante un sistema idrociclonico. L’aria sporca viene forzata nel silo tramite tre ingressi tangenziali, dentro cui alcuni ugelli spruzzano acqua prelevata da una riserva posta all’interno del silo stesso.Le particelle di sporco, cos’ inumidite,  acquistano poi accelerazione centrifuga, per effetto della velocità dell’aria e della conformazione del silo. Le particelle si concentrano sulle pareti, e scivolano in basso. L’aria pulita rimane nella parte centrale del silo, e viene espulsa tramite il condotto al centro.
Si prevede che il ventilatore sia messo allo sbocco dell’aria pulita, per fare in modo che non debba trattare aria sporca.
sillos
Sul fondo del silo sarà posto un drenaggio per il periodico ricambio di acqua, per la quale deve essere previsto un ingresso.